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Cavallino | Insediamento Messapico Museo Diffuso Sigismondo Castromediano |
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macrotematismo: |
Architettura Rurale |
categoria: |
Siti archeologici |
toponimo: |
Museo Diffuso Sigismondo Castromediano |
origine toponimo: |
Il museo prende il nome dal marchese di Cavallino Sigismondo Castromediano, (Cavallino, 20 gennaio 1811 – 26 agosto 1895) patriota, archeologo e letterato italiano. |
Cavallino, Via Lecce Lat:40.315558 Lon:18.197795 quota:43.50 m s.l.m. |
proprietà: |
Pubblica |
accessibilità: |
Accessibile |
uso originario: |
Insediamento messapico |
uso attuale: |
Sito archeologico e museo diffuso |
fruibilità: |
Fruibile |
visite guidate: |
SI |
periodo di apertura: |
Visite guidate su prenotazione |
materiali costruttivi: |
Pietrame e scavo in banco calcarenitico |
data costruzione: |
2003 |
secolo: |
XX |
data certa: |
2003 |
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Cavallino | Insediamento Messapico Museo Diffuso Sigismondo Castromediano
Il museo, che si estende per circa 30 ettari, conserva numerosi resti dell'antica popolazione messapica che abitava il territorio in periodo arcaico. L'importanza di questa area, custode di antichissime testimonianze, deriva anche dal perfetto equilibrio tra paesaggio naturale e resti archeologici. Obiettivo del museo è quello di offrire una fedele riproduzione dell’ambiente e del paesaggio originali, anche attraverso la ricostruzione di architetture riprodotte su quelle ormai perdute. L'ingresso del museo è costituito da una terrazza in metallo alta 10 metri con copertura in policarbonato. Questo, che è stato definito "balcone sulla storia", rappresenta il punto panoramico che offre uno sguardo d'insieme sull'intero sito archeologico. Un totem permette la visita guidata virtuale dell'intero sito. Il Museo è inoltre servito da una base logistica che ha funzioni didattiche, di laboratorio per lo studio dei materiali e deposito, realizzata nell’ambito delle attività del Cantiere Scuola di Archeologia dell’Università di Lecce, che permette lo svolgimento di lezioni e rappresenta il luogo ideale per l’alloggiamento temporaneo dei reperti provenienti dalle indagini archeologiche. L’area è interamente servita da un sistema di percorsi di visita pedonali e ciclabili, studiati per consentire il collegamento dell’abitato antico con quello moderno, completati con elementi d’arredo quali cestini porta-rifiuti, panchine, leggii, isole segnaletiche.
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notizie storiche:
Viene istituito nel 2003 dall’originario progetto "cantiere scuola" rivolto agli studenti di Archeologia e di Beni culturali dell'Università del Salento, grazie all’iniziativa della scuola di Archeologia della stessa università.
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bibliografia:
• C. Notario, Cavallino Museo Diffuso, Editore Movimedia, Lecce, 2003 |
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