STORIA E MONUMENTI PRINCIPALI
Il territorio di Novoli ha un estensione di 17,77 kmq ed una popolazione di 8.838 abitanti. La densità è di 497 ab/kmq.
Il commercio assorbe la maggior parte delle imprese, infatti se ne contano ben 345, contro le 169 dell’agricoltura e le 66 dell’industria.
Novoli, distante da Lecce 11 km, si trova ai piedi della Serra di Monte d’Oro. Il toponimo deriva dall’originario nome del paese “Sancta Maria De Novis”.
La presenza dell'uomo in questa cittadina risale, secondo testimonianze venute alla luce alla fine dell’Ottocento, a tempi remoti: lo dimostra un menhir dell’età del bronzo rinvenuto nei paraggi, nella contrada “Cardamone”.
Lo stemma comunale, di recentissima adozione, raffigura un tralcio d’uva posto in diagonale con tre grappoli pendenti: la diffusione del vigneto dopo l’unità d’Italia ha fatto mutare la precedente arma civica, che mostrava la Madonna di Costantinopoli, protettrice del paese prima che Sant’Antonio Abate fosse scelto come patrono nel 1664. Il culto della Madonna di Costantinopoli era stato qui introdotto dai monaci basiliani che, dal IX secolo in poi, popolarono il Salento diffondendovi nuove pratiche religiose.
Il paese fu feudo dei Mattei e successivamente della famiglia Scandeberg.
Percorrendo le vie del centro si possono ammirare molte case a corte, dalla semplice tipologia, ed interessanti palazzi, tra cui degno di nota il palazzo baronale con un ampio cortile.
L’edificio religioso più importante è senza dubbio la Chiesa Matrice, elevata durante il dominio dei Mattei che conserva al suo interno pregevoli affreschi, come l’Ecce Homo, la Nascita della Vergine, e la Moltiplicazione dei Pani.
La cappella dell’Immacolata, anticamente chiamata dell’Odegitria,è stata secondo gli studiosi, uno dei luoghi di culto dei monaci basiliani.
L’agro di Novoli presenta numerose ville caratterizzate da particolari di grande pregio e testimonianza della buona condizione economica dei proprietari; ricordiamo villa Mellone con l’annessa cappella, villa Portaccio, villa Maria, le Quattro Pizzure.
SANTI PROTETTORI E FESTE PATRONALI
I santi protettori di Novoli sono due: Sant’Antonio Abate che si festeggia il 17 gennaio e la Madonna del Pane, festeggiata la terza domenica di luglio.
Sant’Antonio Abate, guaritore di una malattia della pelle chiamata “il fuoco di Sant’Antonio”, fu riconosciuto patrono di Novoli nel 1737.
Più antica è la devozione per la Madonna di Costantinopoli, divenuta poi Madonna del Pane, il cui culto si collega ad una leggenda ed a un miracolo.
Sebbene la festa della Madonna del Pane sia molto sentita dai novolesi, essa non può essere paragonata a quella di Sant’Antonio Abate, i cui festeggiamenti sono molto suggestivi; la sera della festa si usa dare fuoco all’enorme piramide di tralci di vite appena potati.
Il paese viene illuminato con luci colorate, musica e canti di vario genere animano la giornata; la statua del santo, dopo le sacre funzioni religiose, viene portata in processione per le vie del paese, accompagnata da canti e preghiere.
BIBLIOGRAFIA
COSTANTINI A., Guida alle Ville del Salento, Congedo Editore, Galatina 1992.
DE MARCO M. Storia Di Novoli, Roma 1980.
LETIZIA N., Dall’osanna alla colonna, in “Lu Lampiune” Anno VII n.2 agosto 1991. p. 57.
REGIONE PUGLIA ASSESSORATO PUBBLICA ISTRUZIONE CRSEC LE/39 MONTERONI, Architettura e paesaggio rurale nell’area della Cupa, a cura di A. Costantini, Editrice Salentina, Galatina 1997, pp.166-173.
SCIOLTI, Ville suburbane e residenze di campagna nel leccese in “Studi e Ricerche di Geografia”, XV Fasc.II., Geocart Editore, Napoli 1992.
SPAGNOLO G., Novoli, Novoli 1987.
SPAGNOLO G. Il Trappeto Ipogeo della Masseria della Corte a Novoli in “Lu Lampiune”, Anno VII n.2 agosto 1991,pp. 81-91.
SPAGNOLO G., Il Trappeto Ipogeo di Villa Convento in “Lu Lampiune”, Anno VIII n.2 Agosto 1992, pp.109-116.
|