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Monteroni | Villa Cerulli-Bozzicorso |
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macrotematismo: |
Architettura Rurale |
categoria: |
Architettura insediativa e domestica |
tipologia: |
Ville |
toponimo: |
Cerulli-Bozzicorso |
origine toponimo: |
Dal nome del suo committente Alessandro Cerulli di Monopoli. La denominazione Cerulli-Bozzicorso, deriva dal matrimonio, nel 1817, di Chiara Cerulli Vignes con Giuseppe Bozzicorso marchese di Monteparano. |
Monteroni, Strada vicinale Malcardino Lat:40.33159166 Lon:18.12649444 quota:20 m s.l.m. |
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Monteroni | Villa Cerulli-Bozzicorso
L’edificio, nelle immediate vicinanze di una cava di tufo dismessa, si sviluppa su una superficie rettangolare e si innalza su due piani. Il prospetto principale si apre con una monumentale scala, le cui due rampe “a tenaglia” abbracciano il portale di ingresso, raccordandosi al ballatoio del piano superiore mediante un’elegante balaustra. Lo stemma che campeggia sul balcone centrale è quello della famiglia Bozzicorso. La facciata è scandita da lesene lisce e bugnate. Le superfici del piano terra, di esasperata simmetria, si aprono con porte, portoni e finestrini circolari realizzando uno straordinario gioco di chiaro-scuri. L’adiacente cappella di piccole dimensioni conserva un elegante altare settecentesco. |
notizie storiche:
Edificata nel 1804 su un preesistente complesso masserizio settecentesco, per volere di Alessandro Cerulli di Monopoli, su progetto di Emanuele Orfano, che lega il suo nome ad altre importanti opere come l’Altare della Vergine del Rosario nella parrocchiale di Martignano e quello dell’Immacolata a Muro Leccese. Nel 1932 un uragano distrugge le volte dell’edificio; nel 1939 un violento ciclone danneggia la villa per la seconda volta. Perderà gradualmente il suo originario splendore e i principali elementi architettonici saranno asportati. |
bibliografia:
• Antonio Costantini, Guida alle Ville del Salento, Congedo Editore, Galatina, 1996; • Antonio Costantini (a cura di), Itinerari Turistico-culturali nell’area della Cupa, Editrice Salentina, Galatina, 2001. |
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