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Monteroni | Villa Carelli-Palombi |
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macrotematismo: |
Architettura Rurale |
categoria: |
Architettura insediativa e domestica |
tipologia: |
Ville |
toponimo: |
Carelli-Palombi |
altri toponimi: |
Misrachi, oggi Montinari |
origine toponimo: |
Dal nome della Famiglia ducale dei Palombi |
Monteroni, Via A. De Gasperi Lat:40.32753888 Lon:18.09845833 quota:38m s.l.m. |
proprietà: |
Privata |
accessibilità: |
Accessibile |
uso originario: |
Residenza stagionale |
uso attuale: |
Proprietà privata, visitabile su appuntamento. E' utilizzata come contenitore per attività culturali. |
stato di conservazione: |
Ottimo |
fruibilità: |
Fruibile |
colleg. con altri siti: |
Giardino di Villa Carrelli Palombi-Monteroni di Lecce |
persona di contatto: |
Pro Loco Monteroni |
riferimenti: |
327.7933035 |
periodo di apertura: |
Visite su prenotazione |
materiali costruttivi: |
In pietra locale del tipo leccese |
dati catastali: |
F. 2; part. 50 |
area strum. urbanistico: |
S2B, Verde di quartiere |
data costruzione: |
1800 |
secolo: |
XIX |
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Monteroni | Villa Carelli-Palombi
Villa Carrelli Palombi è un complesso suburbano ottocentesco dal gusto eclettico: una bizzarra architettura, sebbene un po’ tozza nel piano terreno, come afferma Cosimo De Giorgi nel 1882 nei suoi Bozzetti di Viaggio. Tre le fasi di evoluzione della villa che coincidono con i cambiamenti di proprietà. La prima fase è quella rurale: una proprietà coltivata a vite, seminativo e giardino, con un semplice edificio ad un solo livello. Alla fase successiva appartiene la trasformazione del corpo di fabbrica in dimora di villeggiatura, con la realizzazione del giardino segreto e del giardino informale: un boschetto di pini, lecci, allori con finte grotte. Con l’arrivo di Elia Misrachi il parco si struttura per settori: gli interventi sono rivolti a rendere gradevole ogni parte, anche quelle a destinazione agricola. Il ridisegno della villa affida un ruolo di rappresentanza al prospetto principale, lasciando sottotono le restanti facciate. Il corpo di fabbrica si sviluppa su due piani con funzioni diverse: il piano terra, con ambienti di servizio sobri e spartani; il piano nobile, con vani riccamente decorati con affreschi di vario genere, fungeva da residenza per la villeggiatura dei duchi. La proprietà è circondata da un parco di alberi secolari, piante mediterranee, un giardino in stile italiano e un piccolo insediamento religioso nella grotta. Nel giardino di corte si trova un vecchio albero di canfora, famoso per essere il più grande d’Europa. |
notizie storiche:
Appartenuta ad Angela e Giuseppa Stabile nei primi dell’Ottocento, la proprietà, costituita da una porzione di terreno “semenzabile”, un vigneto, un giardino, una casa rustica e un immobile con sette camere, passa ai duchi Palombi nel corso dell’Ottocento. Questi impostano il giardino nelle linee generali e ampliano il casino secondo un gusto neogotico. Negli anni Trenta del Novecento, il magnate greco Elia Giorgio Misrachi, nuovo proprietario, interviene nella riorganizzazione del giardino nelle immediate vicinanze del corpo di fabbrica. |
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