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Squinzano | Masseria Segreti |
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macrotematismo: |
Architettura Rurale |
categoria: |
Architettura insediativa e domestica |
tipologia: |
Masserie |
toponimo: |
Segreti |
Squinzano, Strada vicinale Masseria Segreti Lat:40.444947 Lon:18.017894 quota:47m s.l.m. |
proprietà: |
Privata |
accessibilità: |
Non accessibile |
uso originario: |
Residenza ed attività produttiva |
uso attuale: |
Nessuno |
stato di conservazione: |
Mediocre |
visite guidate: |
NO |
materiali costruttivi: |
tufo |
dati catastali: |
F. 20, part. 49 |
strum. urbanistico: |
P.d.F. (1974) |
vincolo: |
nessuno |
area strum. urbanistico: |
F, Zona agraria |
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Squinzano | Masseria Segreti
La masseria presenta una struttura planimetrica quadrangolare; comprende due corpi di fabbrica dai quali si sviluppa una recinzione con muratura a secco che crea sul retro un cortile interno. Nella piazzola antistante l'ingresso della masseria è presente un portico. Nel processo di formazione dell'impianto insediativo un esame attento e ravvicinato mette facilmente in evidenza la stratificazione storica nel corpo degli organismi masserizi, in principal modo nei volumi che si sono aggregati al nucleo originario; tuttavia l'assemblaggio dei diversi elementi è avvenuta in un'ottica di grande equilibrio. Il corpo originario si apre con un passaggio porticato che permette l'accesso sia al cortile interno che alla zona abitativa, mentre quello più recente è a pianta rettangolare e presenta grandi spazi destinati a deposito. Il cortile, elemento centrale di coordinamento tra i diversi volumi architettonici, è il vero fulcro della vita nella masseria; in esso si affacciano vani accessori al nucleo abitativo destinati a stalle ed a deposito. Attualmente le masseria è abbandonata e versa in pessime condizioni. |
notizie storiche:
Questa masseria è descritta nella mappa corografica del feudo di Squinzano del 1761 e nel Librone del general Catasto dell'Università della terra di Squinzano del 1756 (Archivio di Stato di Napoli). |
bibliografia:
C. Coco, Cenni storici di Squinzano, Lecce, 1922, p. 122. |
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