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Surbo | Chiesa Madre Santa Maria del Popolo |
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macrotematismo: |
Architettura Urbana |
categoria: |
Luoghi del culto |
tipologia: |
Chiese |
toponimo: |
Santa Maria del Popolo |
origine toponimo: |
La chiesa madre prende il nome da Santa Maria del Popolo alla quale è intitolata |
Surbo, Piazza Unità Europea Lat:40.395847 Lon:18.134947 quota:40.72mm s.l.m. |
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Surbo | Chiesa Madre Santa Maria del Popolo
La parte antica dell’impianto risale probabilmente al XII-XIII secolo. L’attuale struttura è il risultato di successivi interventi che si concentreranno nel corso del XVI - XVII secolo. Nella seconda metà del Cinquecento, infatti, sarà corredata di nuovi elementi architettonici: il portale centrale, lunettato e affiancato da due colonne; la Torre dell’orologio (1586) sulla facciata; la torre campanaria su un piano più arretrato. Nella parte laterale e posteriore, alcune caditoie. L’interno, a croce latina coperta da una volta impreziosita da cordoni a motivi vegetali, è arricchito da decorazioni vegetali, zoomorfe e testine d’angelo, tipicamente cinquecentesche. Il cappellone dedicato a Sant’Oronzo viene realizzato tra il 1667 e il 1670 e provvisto in quegli stessi anni di un ricco altare, realizzato da Ambrogio Martinelli, con coppie di colonne salomoniche interamente decorate e con statue di santi. Nella cappella fu sistemato il tumulo della famiglia Pepe, come attesta l’epigrafe: LIVIUS HIC POSUIT CINERES HIC JULIUS OSSA / SURBIA GENS QUOR. SUB DITIONE IACET / ANNO A V.NIS PARTU MDCLXX. Nel transetto, gli altari tardosettecenteschi della Natività e del Crocifisso; nella navata a destra, anche l’altare barocco di Sant’Antonio. Si conservano, inoltre, diverse pale, tra le quali alcune attribuite al pittore Donato Antonio D’Orlando. Cinquecentesco è il fonte battesimale a sezione triangolare con decorazione “a scaglie” e motivi a grottesche.
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notizie storiche:
Le caditoie, nella parte posteriore dell’abside e sul lato sinistro del braccio trasversale della croce, sono elementi difensivi che, posti in genere in corrispondenza di porte e finestre, erano comuni per molti edifici anche religiosi, dalla fine del Quattrocento fino al Settecento. Avevano funzione difensiva per far fronte alle frequenti incursioni dei Turchi. |
bibliografia:
O. Scalinci, Piccola guida alle vecchie chiese di Surbo, Surbo, 1999 |
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