www.valledellacupa.it

1 Borgo di Surbo
2 Borgo di Squinzano
3 Borgo di Trepuzzi
4 Borgo di Novoli
5 Borgo di Arnesano
6 Borgo di Monteroni

I Visite guidate al centro storico di Surbo
II Visite Guidate al centro storico di Squinzano
III Museo dell’Olio e del Vino a Squinzano
VI Laboratorio artistico a Trepuzzi
V Visite guidate al centro storico di Trepuzzi
VI Visite guidate al centro storico di Novoli
VII Pinacoteca Comunale di Novoli
VIII Laboratorio Urbano di Rione Riesci ad Arnesano
XI Laboratori didattici, ludici e creativi al Palazzo Marchesale di Arnesano
X Bottega di pietra leccese a Arnesano
XI Salumificio a Monteroni
XII Visite guidate al centro storico di Monteroni
XIII Associazione Culturale a Monteroni
XIV Visita al Pro Arte Pro Deum Museum a Monteroni
XV Bottega di cartapesta a Monteroni
XVI Bottega di ferro battuto a Monteroni

A Surbo. Panificio
B Squinzano. Laboratorio Alimentare e Artigianale di Prodotti tipici
C Trepuzzi. Azienda vinivola e olearia
D Arnesano. Panificio
E Monteroni. Azienda vinicola

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ITINERARIO ARTISTICO-ARCHITETTONICO
Un viaggio tra i sapori e i saperi nelle 12 Terre della Valle della Cupa
Un itinerario storico e artistico che si muove tra i borghi della Valle della Cupa alla scoperta di quei centri antichi nati alla fine del Medioevo, tra il XIII e il XIV secolo, a causa dall’abbandono dei casali medievali e dello spopolamento delle campagne, dovuto anche alle frequenti incursioni dei Turchi. La scelta dei particolari siti infatti, spesso legata a tradizioni che rimandano ad un’origine romana o medievale, è generalmente funzionale alla presenza di chiese o di incroci viari, attorno ai quali si andrà poi a sviluppare, fino alle forme attuali, l’abitato.

Il percorso si snoda, all’interno di ogni Comune, tra le strette strade del centro storico caratterizzato dalla tipica struttura urbanistica costituita da case a corte, vicoli, imponenti portali e caratteristici balconi, passando dalla Piazza cittadina, fulcro centrale di ogni paese dove il potere politico e il potere religioso si incontrano, nella Chiesa Matrice, in genere caratterizzata dal tipico aspetto barocco, ma che spesso nasconde, in elementi decorativi o nella sua storia, un’origine medievale, e nel Castello, trasformato nel corso dei secoli in elegante residenza palaziale.

L’itinerario inizia da Surbo, piccolo centro alla periferia di Lecce che già nel nome (che deriverebbe dal latino “suburbium”, suburbio, sobborgo, periferia) richiama il suo legame con il capoluogo salentino. Il suo centro storico, costellato nel passato da numerosi frantoi ipogei, offre interessanti scorci che, insieme ad alcune chiese, come quella della Madonna di Loreto, palazzi e case a corte, possono attrarre l’attenzione dei visitatori. A pochi chilometri di distanza è il centro storico di Squinzano, cittadina famosa per essere stata sede privilegiata della nobiltà del passato che in questo luogo amava edificare i suoi palazzi, ancora oggi visibili nel centro storico. Ma Squinzano, famosa da tempi immemorabili per la produzione olearia e vinicola, racconta la sua storia anche attraverso le suggestive sale del locale Museo dell’Olio e del Vino.

Passeggiando per il centro storico di Trepuzzi, numerose sono le chiese, le cappelle e i bellissimi palazzi che fiancheggiano le strette strade del centro storico, come la Chiesa della Purificazione della Beata Vergine Maria, la Cappella di Sant’Antonio Abate, il Castello Vecchio e Palazzo Spinelli.
A breve distanza da Trepuzzi è il centro di Novoli, ricca di monumenti di alto valore artistico come la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo e di San Salvatore, ma altrettanto famosa per la tradizionale Focàra, un enorme falò, che richiama turisti da tutto il mondo, che viene acceso il 16 gennaio durante i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate. Ultime tappe dell’itinerario sono i centri storici di Arnesano e Monteroni. Arnesano, che con il suo bel Palazzo Marchesale e la Chiesa dell’Assunta, è anche conosciuta per la produzione tradizionale del pane a cui è legata l’importante fiera “Profumo di pane”, che si svolge ogni anno tra ottobre e novembre. Una tradizione, quella legata alla produzione cerealicola, sottolineata dai numerosi forni e pasticcerie che si incontrano passeggiando nel centro storico.

Monteroni, invece, conosciuta per la bella villa suburbana Carelli Palombi, per il Museo Pro Arte Pro Deo e per la Chiesa della Beatissimae Virgini Immacolatae, è anche famosa per le numerose botteghe di calzolai, a cui si affiancano quelle di cartapesta e di ferro battuto.
Ogni centro storico conserva quindi non solo la sua storia architettonica e artistica, ma anche le sue tradizioni: quelle artigianali, ancora vive in piccoli laboratori e botteghe, e quelle gastronomiche, legate ad una realtà ancora oggi, come in antichità, prettamente agricola che cerca sempre più di recuperare le antiche tradizioni legate ai processi di produzione e ai prodotti tipici locali.

Passeggiando in vicoli e stradine dei centri storici si possono assaggiare e degustare non solo olio e vino, ma anche prodotti da forno tipici della produzione cerealicola locale, per cui ancora oggi forni e pasticcerie sfornano quotidianamente pane artigianale, frise, taralli e tipici prodotti dolciari come le paste di mandorle o i mustaccioli.

BORGO DI SURBO

Surbo è posta a pochi chilometri da Lecce, collocazione che ne ha segnato la storia fin dall’antichità. Le origini del paese vengono legate allo stesso toponimo: Surbo deriverebbe dal latino “suburbium”, suburbio, sobborgo, periferia, proprio per la sua vicinanza al capoluogo.
Percorrendo le strade del centro storico si incontrano non solo chiese e palazzi che attraggono l’attenzione, ma monumentali portali, case a corte, tracce delle antiche tipologie insediative salentine. Ma passeggiando in vicoli e stradine si possono distinguere ancora le antiche tradizioni artigianali, in piccole botteghe e laboratori, e culinarie, legate non solo all’olio, ma anche alla produzione cerealicola locale, per cui ancora oggi forni e pasticcerie sfornano quotidianamente pane artigianale, frise, taralli e tipici prodotti dolciari, come le paste di mandorle o i mustaccioli.

1. Chiesa della Madonna di Loreto
2. Arco Corte Cretì
3. Palazzo Baronale
4. Chiesa di San Vito
5. Chiesa di San Pantaleone
6. Casa a Corte Ferrari con edicola votiva
7. Casa a Corte di Via Galilei
8. Chiesa di Santa Maria del Popolo
9. Chiesa di San Giuseppe

BORGO DI SQUINZANO

Secondo la tradizione l’origine di Squinzano risale ad età romana. Il toponimo deriverebbe infatti dal patrizio Tito Quinzio Flaminio, al quale, dopo la conquista romana del Salento, sarebbero state assegnate le terre su cui sorse il centro chiamato in origine Quinzano e, in seguito, Squinzano.

La popolazione da sempre si è dedicata all’agricoltura, affiancata in tempi recenti dal commercio e dall’industria. La maggior parte della superficie coltivabile è interessata dalla coltura dell’ulivo, che alimenta aziende di produzione olearia, e dalla coltura della vite. La produzione del vino e dell’olio, legata a questo territorio da tempi immemorabili, è narrata nelle suggestive sale del locale Museo dell’Olio e del Vino. La produzione vinicola è basata su vitigni autoctoni e in tempi recenti internazionali, e dallo Squinzano DOC, marchio ottenuto dal 1976.

1. Santuario della SS. Annunziata – SQUINZANO
2. Palazzo Ghezzi
3. Casa a corte via Diaz. N. 17
4. Chiesa di San Giovanni Battista
5. Museo dell’Olio e del Vino
6. Palazzo De Castro
7. Palazzo baronale Sansonetti-Campa
8. Cappella di San Salvatore
9. Chiesa del Crocifisso
10. Palazzo De Filippis
11. Cappella della Madonna dei Martiri
12. Chiesa Madre di San Nicola
13. Cappella di San Giuseppe Patriarca
14. Villa Cleopazzo

BORGO DI TREPUZZI

L’origine del comune di Trepuzzi è legata a tradizioni molto antiche. Il toponimo deriverebbe da Tripudium, termine che indica, secondo una leggenda pagana, la baldoria dei Baccanali al tempo dei romani, o da Inter puteos (tra pozzi), oppure da Tres putei (tre pozzi). Il Casale di Trepuzzi, avvantaggiato dalla presenza dell’acqua, col tempo si ingrandì anche grazie all’immigrazione di abitanti provenienti dai vicini casali. Insieme al subfeudo di Terenzano, il territorio di Trepuzzi appartenne a importanti famiglia come gli Acquaviva e i Carignani.
La popolazione da sempre si è dedicata all’agricoltura, affiancata in tempi recenti dal commercio e dall’industria. La maggior parte della superficie coltivabile è interessata dalla coltura di vite e ulivo che alimentano, come in antichità, aziende di produzione di vino e olio.
Recentemente al territorio comunale è stata annessa l'area della Marina di Casalabate.

Passeggiando per il centro storico numerose sono le chiese, le cappelle e i bellissimi palazzi che fiancheggiano le strette strade del centro storico. Ma passeggiando in vicoli e stradine si possono distinguere ancora le antiche tradizioni artigianali, in piccole botteghe e laboratori, e culinarie, legate non solo all’olio e al vino, ma anche alla produzione cerealicola locale, per cui ancora oggi forni e pasticcerie sfornano quotidianamente pane artigianale, frise, taralli e tipici prodotti dolciari.

1. Chiesa della Purificazione della Beata Vergine Maria
2. Cappella di Sant’Antonio Abate
3. Chiesa di Maria Santissima Assunta in Cielo
4. Palazzo Petrucci
5. Castello Vecchio
6. Cappella dell'Assunta o di Santa Maria dei Martiri
7. Casa a corte Curte Longa
8. Cappella di San Giuseppe
9. Cappella delle Anime
10. Cappella di Santa Croce
11. Palazzo Spinelli – Castello Nuovo
12. Chiesa Maria SS. Addolorata

BORGO DI NOVOLI

Il toponimo deriva dall’originario nome del paese “Sancta Maria De Novis”, antico nome dell'attuale Chiesa Matrice dedicata a Sant'Andrea Apostolo. Qui si trasferirono gli abitanti del Casale medioevale di Porziano che era collocato nei pressi dell'attuale Chiesa rurale di San Nicola. Poche notizie si hanno su Novoli fino alla prima metà del 1500, quando il feudo fu affidato ai Mattei che edificarono il Palazzo Baronale. Nel 1712 i Carignani successero ai Mattei fino a quando nel 1806 vennero soppressi i diritti feudali.
La popolazione da sempre si è dedicata all’agricoltura, affiancata in tempi recenti dal commercio e dall’industria. Il paesaggio rurale, costellato di vigneti, ben rappresenta la maggiore vocazione agricola dell’area, legata alla produzione vitivinicola. Lo stemma comunale infatti, di recentissima adozione, raffigura un tralcio d’uva posto in diagonale con tre grappoli pendenti.
Ogni anno Novoli si popola di turisti in occasione della tradizionale Focara, un enorme falò che viene acceso il 16 gennaio durante i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate.

1. Chiesa e Convento dei Padri Passionisti
2. Colonna Votiva Osanna
3. Chiesa di Sant’Antonio Abate
4. Teatro Comunale
5. Palazzo Baronale
6. Chiesa Madre di Sant’Andrea Apostolo
7. Cappella di San Luigi
8. Chiesa della Madonna del Pane
9. Cappella di San Biagio
10. Casa a corte su via Lecce
11. Casa a corte su via Lecce
12. Chiesa di San Salvatore
13. Cappella dell'Immacolata

14. Cappella di San Giuseppe

BORGO DI ARNESANO

Il comune di Arnesano sorge in una delle depressioni più evidenti del Tavoliere di Lecce a 32 m s.l.m.; il toponimo deriverebbe proprio da questa caratteristica: arna (radice del toponimo messapico arnises), significa appunto concavità. Altre fonti sostengono che il centro sia stato fondato su iniziativa di nobili famiglie leccesi, che qui si ritiravano in alcuni periodi dell'anno per l'aer sanus, la salubrità dell'aria, testimoniata dalla presenza delle numerose residenze di villeggiatura dislocate nel territorio comunale.
L’antichità della frequentazione è testimoniata dai rinvenimenti archeologici a Nord del centro urbano, nell’attuale quartiere Riesci, dove è stato rinvenuto un villaggio neolitico.
Parte della Contea di Lecce in età normanna, Arnesano passerà sotto il dominio di numerose famiglie nobiliari locali: i Caracciolo, i Guidano di Galatina, i Corso, i Bozzi Corso, i Marescallo, i Prato, fino ai Bernardini che ne saranno gli ultimi marchesi.

Oltre alla tradizionale produzione vitivinicola che caratterizza tutta l’area, il Comune di Arnesano promuove la produzione tradizionale del pane a cui è legata l’importante fiera “Profumo di pane”, che si svolge ogni anno tra ottobre e novembre. Una tradizione, quella legata alla produzione cerealicola, sottolineata dai numerosi forni e pasticcerie che si incontrano passeggiando nel centro storico.

1. Chiesa SS. Assunta
2. Chiesa di Sant’Antonio da Padova
3. Casa a corte
4. Palazzo Selvaggio Guarini
5. Edicola del Crocifisso
6. Porta Nuova
7. Monumento Madonna Assunta
8. Palazzo Marchesale
9. Chiesa del Sacro Cuore di Gesù
10. Cappella/Asilo Bernardini

BORGO DI MONTERONI

Monteroni è collocato a metà strada tra il mare Ionio e il mare Adriatico, su un lieve altura che ne ha determinato il nome, derivato da Mons (= altura) e Tyronum (=reclute), in riferimento al colle dell’odierna località Santu Filii presso cui si esercitavano le reclute romane ai tempi delle lotte contro le popolazioni salentine. La frequentazione del sito è da sempre collegata alla salubrità dell’aria, come testimonia la preferenza che i leccesi avevano accordato a questo territorio eleggendolo a luogo ideale della loro villeggiatura. In epoca normanna Monteroni fa parte della Contea di Lecce, per poi passare a vari feudatari locali: i De Cremona, i Monteroni, i Gattinara, i De Castro, fino alla lunga signoria dei Lopez y Royo.
La popolazione da sempre si è dedicata all’agricoltura, affiancata in tempi recenti dal commercio e dall’industria. La maggior parte della superficie coltivabile è interessata dalla coltura di vite e ulivo che alimentano, come in antichità, aziende di produzione di vino e olio.

Gli abitanti di Monteroni vengono soprannominati "scarpa pulita". Quest'appellativo fa riferimento all'attività artigianale tipica del luogo: quella del calzolaio. L'artigianato calzaturiero, infatti, ha sempre rappresentato, anche più dell'agricoltura, una delle fonti principali di guadagno per gli abitanti del paese. Passeggiando per il centro storico sono ancora presenti alcune tradizionali botteghe di calzolai, a cui si affiancano altre tipologie di artigianato tipico, dalla cartapesta al ferro battuto.

1. Chiesa del SS. Crocefisso
2. Chiesa di San Giovanni Battista
3. Chiesa Beatissimae Virgini Immacolatae
4. Palazzo Baronale
5. Chiesa Madre della Madonna dell’Assunta
6. Casa a corte via Pino
7. Monumento ai Caduti
8. Villa Carelli-Palombi con giardino storico

 
1. BORGO DI SURBO

L’itinerario ha inizio nel centro storico di Surbo presso la Chiesa della Madonna di Loreto

I. Visite guidate al centro storico di Surbo
Pro Loco Surbo
Associazione "Comitato di Sant'Oronzo"

1. Chiesa della Madonna di Loreto – SURBO

90 m
Dalla Chiesa prendo Corso Vittorio Emanuele III e sulla destra trovo l’Arco Corte Cretì

2. Arco Corte Cretì – SURBO

130 m
Proseguo su Corso Vittorio Emanuele III e dopo pochi metri incontro il Palazzo Baronale con a fianco la Chiesa di San Vito.

3. Palazzo Baronale – SURBO

4. Chiesa di San Vito – SURBO

90 m
Prendo via Cirillo, davanti al Palazzo Baronale, e dopo alcuni metri, incontro la Chiesa di San Pantaleone.

5. Chiesa di San Pantaleone – SURBO

110 m
Proseguo in via Cirillo e all’incrocio con via Galilei giro a sinistra. Dopo alcuni metri incontro Casa a Corte Ferrari.

6. Casa a Corte Ferrari con edicola votiva – SURBO

90 m
Tornando indietro in via Galilei e proseguendo verso la Chiesa Madre, incontro un’altra casa a corte.

7. Casa a Corte di Via Galilei – SURBO

20 m
Proseguendo verso Piazza Unità Europea arrivo alla Chiesa Madre dedicata a Santa Maria del Popolo.

8. Chiesa di Santa Maria del Popolo – SURBO

170 m
Prendo via Umberto I che conduce alla chiesa di San Giuseppe.

9. Chiesa di San Giuseppe – SURBO

A. Panificio Voglia di Pane – SURBO

9,8 Km
Lascio Surbo riprendendo Corso Vittorio Emanuele III e poi via Trepuzzi. Attraversata la SS 613 svolto a destra e seguo la strada. Prendo via Paganini, poi Via Benedetto Croce, poi via Manca, giungendo al Santuario della SS. Annunziata a Squinzano.

2. BORGO DI SQUINZANO

II. Visite Guidate al centro storico di Squinzano

1. Santuario della SS. Annunziata – SQUINZANO

650 m
Percorro Via Manca e volto a destra in via Armando Diaz dove incontro Palazzo Ghezzi.

2. Palazzo Ghezzi – SQUINZANO

77 m
Poco dopo sulla sinistra, all’inizio di via Trieste, incontro una casa a corte.

3. Casa a corte via Diaz. N. 17 – SQUINZANO

32 m
Torno indietro, volto a sinistra in via Diaz e subito a destra in via San Giovanni Bosco, arrivando alla chiesa di San Giovanni Battista.

4. Chiesa di San Giovanni Battista – SQUINZANO

110 m
Vado nuovamente in via Diaz e subito a destra in via Trieste. Alla fine della strada volto a sinistra in via Matteotti arrivando in Piazza Plebiscito dove è collocato il Museo dell’olio e del vino.

5. e III. Museo dell’Olio e del Vino – SQUINZANO

4 m
Proseguendo su via Matteotti incontro Palazzo De Castro.

6. Palazzo De Castro – SQUINZANO

2 m
Poco più avanti incontro il Palazzo Baronale.

7. Palazzo baronale Sansonetti-Campa – SQUINZANO

44 m
Volto a destra in via Vittorio Emanuele arrivando alla Cappella di San Salvatore.

8. Cappella di San Salvatore - SQUINZANO

280 m
Procedo su via Vittorio Emanuele e proseguo in via Santa Maria. All’incrocio con via Crocefisso volto a destra arrivando alla Chiesa del Crocifisso.

9. Chiesa del Crocifisso – SQUINZANO

160 m
Proseguo in via Crocifisso, svolto a sinistra in via Suor Reale e a destra sulla SS 16. Dopo pochi metri incontro Palazzo De Filippis.

10. Palazzo De Filippis – SQUINZANO

130 m
Proseguo dritto e svolto a destra in via Pozze Nuova, proseguo in via Francesco d’Assisi e incontro la Cappella della Madonna dei Martiri.

11. Cappella della Madonna dei Martiri – SQUINZANO

210 m
Proseguo in via Francesco d’Assisi arrivando alla Chiesa Madre dedicata a San Nicola.

12. Chiesa Madre di San Nicola – SQUINZANO

77 m
Proseguo verso Nord e sulla destra incontro la Cappella di San Giuseppe Patriarca.

13. Cappella di San Giuseppe Patriarca - SQUINZANO

500 m
Torno indietro e svolto a destra in via Anime, proseguendo dritto fino all’incrocio con Via Montegrappa. Volto a destra arrivando a Villa Cleopazzo

14. Villa Cleopazzo – SQUINZANO

B. MR di Rossella Tondo – Laboratorio Alimentare e Artigianale di Prodotti tipici

4,2 Km
Lascio Squinzano avviandomi verso Trepuzzi. Alla fine di via monte Grappa volto a destra in via Campi e subito a sinistra in via De Gasperi. All’incrocio con Via M. L. King giro a sinistra e subito a destra in Strada Comunale San Vito Martini. Arrivato alla S.S. 16 posso visitare il laboratorio artistico di Massimo Miglietta.

3. BORGO DI TREPUZZI

IV. Laboratorio artistico di Miglietta Massimo

V. Visite guidate al centro storico di Trepuzzi

750 m
Proseguo sulla S.S. 16, volto a sinistra in via San Giuseppe, e continuo dritto in via Brunetti fino ad arrivare alla Chiesa della Purificazione.

1. Chiesa della Purificazione della Beata Vergine Maria – TREPUZZI

100 m
Prendo Corso Umberto I, dove incontro la Cappella di Sant’Antonio Abate.

2. Cappella di Sant’Antonio Abate – TREPUZZI

200 m
Su Corso Umberto I incontro Palazzo Rampino, struttura del XX secolo e poco più avanti, la Chiesa Madre.

3. Chiesa di Maria Santissima Assunta in Cielo – TREPUZZI

12 m
Accanto alla Chiesa Madre è il bellissimo Palazzo Petrucci.

4. Palazzo Petrucci – TREPUZZI

110 m
Continuo su via Umberto I incontrando il portale del Castello Vecchio – Palazzo Condò.

5. Castello Vecchio – TREPUZZI

80 m
Proprio di fronte al Castello Vecchio si trovano due palazzi, entrambi denominati Palazzo Bianco, monumentali strutture del XIX sec., proprietà del Dott. Gianluigi Rampino e del Dott. Raffaele Rampino. Torno indietro su Corso Umberto I e svolto a sinistra in via Assunta arrivando alla Cappella di Santa Maria dei Martiri (o dell’Assunta).

6.Cappella dell'Assunta o di Santa Maria dei Martiri – TREPUZZI

190 m
Proseguo in via Assunta e svolto a sinistra in via San Giuseppe. Dopo qualche metro incontro l’ingresso di una particolare casa a corte, chiamata Curte Longa.

7. Casa a corte Curte Longa – TREPUZZI

180 m
Proseguo in via San Giuseppe fino ad arrivare all’incrocio con via G. Elia dove è collocata la Cappella di San Giuseppe.

8. Cappella di San Giuseppe – TREPUZZI

110 m
Proprio di fronte alla cappella di San Giuseppe è collocato Palazzo Bianco-Conte, struttura del XX sec., mentre dall’altra parte della strada, sempre del XX sec., Palazzo Guerrieri-Seracca. Proseguo in via G. Elia arrivando alla Cappella delle Anime.

9. Cappella delle Anime – TREPUZZI

270 m
Alla fine di via G. Elia, all’incrocio con via Kennedy, incontro il Monumento ai caduti e di fronte, in piazza Largo Margherita, la Colonna Mariana. Proseguo per qualche metro in via Kennedy e all’incrocio con Corso Umberto I incontro la Cappella di Santa Croce.

10. Cappella di Santa Croce – TREPUZZI

100 m
Percorro un tratto di via Kennedy e all’altezza di via Campi, incontro Palazzo Spinelli.

11. Palazzo Spinelli – Castello Nuovo – TREPUZZI

50 m
Prendo via Campi e dopo pochi metri incontro la Chiesa di Maria SS. Addolorata.

12. Chiesa Maria SS. Addolorata – TREPUZZI

C. La Vinolearia – TREPUZZI

5 Km
Prendendo via Campi lascio Trepuzzi andando verso Novoli. Prima tappa è la Chiesa dei Padri Passionisti.

4. BORGO DI NOVOLI

VI. Visite guidate al centro storico di Novoli

1. Chiesa e Convento dei Padri Passionisti - NOVOLI

450 m
Percorrendo Via Sant’Antonio, dopo pochi metri, incontro sulla sinistra la Colonna Votiva Osanna e, subito dopo, la Chiesa di Sant’Antonio Abate.

2. Colonna Votiva Osanna – NOVOLI

3. Chiesa di Sant’Antonio Abate – NOVOLI

400 m
Proseguo in via Sant’Antonio e, prima di arrivare nella Piazza Principale, giro a sinistra e incontro il Teatro Comunale e il Palazzo Baronale

4. Teatro Comunale – NOVOLI

5. Palazzo Baronale – NOVOLI

100 m
Dal Palazzo Baronale proseguo nuovamente verso la Piazza Principale, dove incontro la Chiesa Madre dedicata a Sant’Andrea Apostolo.

6. Chiesa Madre di Sant’Andrea Apostolo – NOVOLI

150 m
Voltando a sinistra in via Moline, proseguo dritto fino ad arrivare alla Cappella di San Luigi.

7. Cappella di San Luigi- - NOVOLI

550 m
Uscendo dalla Cappella di San Luigi, giro in via San Vito. Alla fine della strada volto a destra in via Madonna del Pane e incontro l’omonima chiesa.

8. Chiesa della Madonna del Pane – NOVOLI

550 m
Tornando indietro su via Madonna del Pane, trovo sulla sinistra la Cappella di San Biagio e, a seguire, su via Lecce, alcuni esempi di case a corte e la Pinacoteca Comunale.

9. Cappella di San Biagio – NOVOLI

10. Casa a corte su via Lecce – NOVOLI
11. Casa a corte su via Lecce – NOVOLI

VII. Visita alla Pinacoteca Comunale di Novoli

80 m
Tornando in dietro verso la Piazza Principale, incontro la Chiesa di San Salvatore.

14. Cappella di San Giuseppe – NOVOLI

6 Km
Prendo via Lecce e vado in direzione Arnesano. Appena arrivo ad Arnesano, seguo le indicazioni per Rione Riesci e vado in via Boccaccio dove è collocato il Laboratorio Urbano di Rione Riesci

5. BORGO DI ARNESANO

VIII. Laboratorio Urbano di Rione Riesci ad Arnesano

1,4 Km
Torno indietro e prendo via Marconi, verso il centro abitato di Arnesano; poi a sinistra via De Simone dove incontro la Chiesa dell’Assunta.

1. Chiesa SS. Assunta – ARNESANO

140 m
Proseguendo dritto in via De Simone incontro la Chiesa di Sant’Antonio da Padova.

2. Chiesa di Sant’Antonio da Padova– ARNESANO

8 m
Prendo via Tempio Antico e dopo pochi metri trovo un’interessante Casa a corte.

3. Casa a corte – ARNESANO

190 m
Prendo la stradina davanti alla chiesa, via Pisanelli, e sulla destra, in via Cantoro, trovo Palazzo Selvaggio Guarini.

4. Palazzo Selvaggio Guarini – ARNESANO

80 m
Proseguo dritto, volto a destra in via Torquato Tasso e a sinistra in via Marchese Bernardini arrivando a Porta Nuova.

5. Edicola del Crocifisso – ARNESANO

6. Porta Nuova – ARNESANO

7. Monumento Madonna Assunta – ARNESANO

53 m
Proseguo fino alla rotonda e giro a destra in via Garibaldi dove incontro il Palazzo Marchesale.

8. Palazzo Marchesale – ARNESANO

IX. Laboratori didattici, ludici e creativi al Palazzo Marchesale di Arnesano

220 m
Da Via Garibaldi, giro a destra in via Asilo Bernardini e poi nuovamente a destra dove incontro la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù

9. Chiesa del Sacro Cuore di Gesù – ARNESANO

130 m
Esco nuovamente su via Asilo Bernardini e proseguo dritto. Dopo pochi metri incontro la Cappella/Asilo Bernardini.

10. Cappella/Asilo Bernardini - ARNESANO

3,5 Km
Esco da Arnesano e vado su S.P. Porto Cesareo – Monteroni. Dopo qualche chilometro incontro una bottega di lavorazione di pietra leccese

X. Bottega di pietra leccese di Luigi Martina a Arnesano

D. Panifico Vetrano - ARNESANO

1,3 Km
Prendo la SP 119 in direzione Monteroni, e giro s sinistra in Contrada Zummari dove incontro il Salumificio MOva

6. BORGO DI MONTERONI

XI. Salumificio MOva a Monteroni

2,7 Km
Prendo la SP 119 in direzione Monteroni, giro a destra sulla SP 12 e a sinistra in via Pacinotti. Giro a destra in via SS. Medici e arrivo alla Chiesa del SS. Crocifisso

XII. Visite guidate a piedi e in bicicletta nel centro storico di Monteroni
Pro Loco Monteroni
MTB Monteroni

XIII. Associazione Alegria a Monteroni

1. Chiesa del SS. Crocefisso – MONTERONI

220 m
Proseguo in via Putignano e arrivo alla Chiesa di San Giovanni Battista.

2. Chiesa di San Giovanni Battista – MONTERONI

XIV. Visita al Pro Arte Pro Deum Museum a Monteroni

130 m
Giro a sinistra in via Lopez. Alla fine della strada giro a destra e arrivo alla Chiesa della Beatissimae Virgini Immacolatae.

3. Chiesa Beatissimae Virgini Immacolatae – MONTERONI

71 m
Proseguendo verso via Roma, dopo pochi metri incontro sulla destra il Palazzo Baronale.

4. Palazzo Baronale – MONTERONI

110 m
Proseguo dritto, giro a destra in via Pino e incontro la Chiesa matrice.

5. Chiesa Madre della Madonna dell’Assunta – MONTERONI

210 m
Alle spalle della chiesa, e sempre in via Pino, incontro numerose case a corte.

6. Casa a corte via Pino- MONTERONI
6. Casa a corte via Pino- MONTERONI

290 m
Torno indietro, proseguo per qualche metro in via Roma e volto a sinistra in via De Gasperi dove incontro il Monumento ai Caduti e Villa Carelli-Palombi.

7. Monumento ai Caduti- MONTERONI

8. Villa Carelli-Palombi con giardino storico - MONTERONI

160 m
Torno indietro e prendo via XXI Aprile dove incontro la Bottega di Cartapesta di Stefania Martino.

XV. Bottega di cartapesta di Stefania Martino a Monteroni

220 m
Proseguo dritto e giro a destra in via Michelangelo dove incontro la Bottega di di Ferro Battuto di Albino Mello.

XVI. Bottega di ferro battuto di Albino Mello a Monteroni

E. Azienda Vinicola Apollonio – MONTERONI  


Lunghezza
32 Km

Difficoltà
Turistica

Tempo di percorrenza

- 2 giorni in auto o in bicicletta con 1 pernottamento
- 2 giorni in bicicletta con 1 pernottamento

Mezzi consigliati
auto, bicicletta

Caratteristiche
effettuare apiedi le "passeggiate" all'interno dei comuni

Punto di partenza
Surbo (Servizio STP Lecce, www.stplecce.it)

Punto di arrivo
Monteroni (Servizio STP Lecce, www.stplecce.it)

I periodi consigliati per l’itinerario sono in concomitanza con gli eventi e le manifestazioni locali

GENNAIO
Festa di Sant’Antonio Abate (7-17 gennaio) – NOVOLI
Festa di Sant’Antonio Abate (ultima domenica di gennaio) – MONTERONI

FEBBRAIO
Carnevale dei ragazzi - MONTERONI

MARZO
Festa dell’Annunziata - SQUINZANO

PERIODO PASQUALE
Festa di S. Fili – MONTERONI
Festa della Madonna di Loreto e della Madonna d’Aurio – SURBO
Festa della Madonna dei Miracoli con Fiera – TREPUZZI
Festa della Madonna di Montevergine - ARNESANO

MAGGIO
Festa della Madonna Ausiliatrice - MONTERONI

GIUGNO
Festa del Sacro Cuore di Gesù - MONTERONI

LUGLIO
Festa del Crocifisso (1° domenica di luglio) – ARNESANOF
Festa di San Pantaleone – SURBO
Sagra della Piscialetta – SURBO
Festa di Maria SS. del Pane - NOVOLI

AGOSTO
Bande a Sud e festa della Madonna dell’Assunta – TREPUZZI
Festa di Sant’Antonio da Padova (agosto) - MONTERONI

SETTEMBRE
Festa di Sant’Oronzo - SURBO

OTTOBRE
Festa di San Raffaele Arcangelo - TREPUZZI
Festa del Crocifisso – MONTERONI

NOVEMBRE
Fiera Profumo di Pane – ARNESANO

DICEMBRE
Festa di San Nicola – SQUINZANO
Presepi artistici e viventi allestiti in vari comuni dell’area


Surbo | 27
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Squinzano | 28
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Monteroni | 33
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Trepuzzi | 21
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Novoli | 43
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Arnesano | 34
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Villa Convento