notizie storiche: Nel 1948 lo studioso Romeo Franchini segnalò i resti di una pietrafitta, che si trova a poco più di un chilometro sulla sinistra della strada per Campi e che ha dato il nome ad una contrada: Pietragrossa. Il rudere fu studiato e fotografato, nel 1950 e nel 1952 da Giuseppe Palumbo e, nel 1953, da Ciro Drago; entrambi confermarono trattarsi dei resti di un menhir. Qualche anno dopo, nel 1952, il dott. Salvatore Calabrese segnalò a Giuseppe Palumbo, a un chilometro circa dal rudere "Pietragrossa", ma in agro di Campi, un altro menhir anch'esso mutilo e meglio conservato. Un terzo menhir - sempre in agro di Campi, a circa sei chilometri da Pietragrossa, fu segnalato a Giuseppe Palumbo dallo stesso dottore Calabrese e dall'ing. De Matteis. Questi rinvenimenti, anche essi causali e del tutto inaspettati, attestano che il territorio di Novoli fu sicuramente abitato in età protostorica, durante le misteriose migrazioni dei popoli provenienti o diretti in Oriente.
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Novoli, Contrada Pietragrossa Lat:40.384646 Lon:18.036287
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