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Il monastero di S. Elia, per tradizione collegato alla cittadina di Campi Salentina ma ricadente nel territorio di Trepuzzi (LE), risale al 1575 e apparteneva ai frati cappuccini. Nel 1811 a seguito delle "soppressioni napoleoniche", è stato definitivamente sottratto ai frati. Divenuta in seguito proprietà privata, la struttura, nonostante la sua amena posizione paesaggistica, era ormai da lungo tempo relegata al ruolo di splendido e romantico rudere.
Attualmente, di proprietà dei tre Comuni limitrofi di Campi Salentina, Squinzano e Trepuzzi, l'ex Convento di S. Elia è stato dato in comodato d'uso al Gal Valle della Cupa che ha iniziato gli interventi finalizzati al recupero dell'area esterna e di parte della struttura, destinata a diventare un contenitore culturale. La Serra, all'interno della quale domina il Monastero è dichiarata Area di Notevole Interesse Ambiente. La vegetazione è costituita da pini, lecci e querce, alcune delle quali vengono fatte risalire all’occupazione basiliana dell’area. L’antica frequentazione dell’area, dov’erano collocati i casali medievali di Bagnara e di Terenzano, è testimoniata anche dalla sua scelta come via di comunicazione con la sub regione delle Serre perché consentiva di superare le zone paludose a valle. Nell’area, il visitatore, oltre a percorsi naturalistici, ha la possibile visitare il Monastero di Sant’Elia, nel cui giardino è possibile ammirare il querceto e vi era un tempo un frutteto che verrà presto reimpiantato. La natura carsica del terreno presenta numerose grotte, probabilmente abitate in antichità da monaci basiliani. Verso Sud la Serra prosegue in direzione di Novoli con il nome di Serra di Monte d'Oro.
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Trepuzzi, Lat:40.426042 Lon:18.019399
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