Novoli | Chiesa di Sant'Antonio Abate
La facciata della chiesa presenta uno stile neoclassico scandito da quattro paraste con capitelli dorici sovrastate da un timpano triangolare nel mezzo del quale è presente un orologio donato nel 1930 dal rettore Don Carlo Pellegrino. La porta d'ingresso mostra i battenti in bronzo istoriati dai Fratelli Lani, così come gli ingressi delle due navate laterali che sono più basse ed arretrate. Sul lato sinistro, in posizione arretrata rispetto alla facciata, vi è l'alto campanile edificato nel 1937 dall'architetto Cino Mazzotta che riprendere, nella massima semplicità, le linee architettoniche della facciata. L'interno, al quale si accede da un portale riparato da un piccolo tamburo in legno al di sopra del quale è posto l'organo e la cantoria, è costituito da una navata centrale e da due navate laterali con tre altari per parte. Gli altari, tutti in marmo, sono dedicati a San Luigi, alla Madonna di Pompei, al SS. Crocifisso (sul lato destro), ai Santi Medici, a Santa Lucia e alla Madonna Addolorata (sul lato sinistro). Le due navate si prolungano in due cappelle dedicate a Sant'Antonio Abate e al SS. Sacramento. La navata centrale è illuminata da sei finestroni con vetri policromi martellati, sostenuti da telai in ferro. Sul transetto risponde una cupola circolare con otto finestroni nel tiburio e otto finestrini nella lanterna, che danno luce all'edificio.

notizie storiche:
Il corpo originario della chiesa è anteriore al 1640, anno in cui fu demolita, per erigerne una nuova grazie alle offerte dei fedeli novolesi. Tale notizia si ricava dagli archivi della Prima Visita Pastorale di Mons. Luigi Pappacoda, il quale nella ricognizione canonica del 18 maggio 1640 registra la chiesa dedicata al santo Patrono di Novoli come un "olim sacellum, nunc ampliatum" (piccolo tempietto). La nuova chiesa fu aperta al pubblico culto nel 1662. Lo stato attuale risale ad un periodo compreso a fine del XVIII secolo e gli inizi del XIX: l'impianto a tre navate, il coro innalzato su disegno di Vincenzo Politi, l'altare del Crocefisso, l'altare maggiore in marmo (fatto arrivare da Napoli dal duca Felice Carignani) e la statua in cartapesta di Sant'Antonio Abate (collocata nell'omonima nicchia all'interno del cappellone in fondo alla navata sinistra) sono frutto dei lavori di modifica conclusi nel 1885. La chiesa divenne parrocchiale il 26 febbraio 1931.

bibliografia:
A. Politi, C'era una volta a Nòvoli - Parametro Editore, 2000
G. Spedicato, Sant'Antonio Abate - Storia, tradizione e culto a Novoli, 2002
Novoli, Piazza S. Antonio Abate
Lat:40.37859 Lon:18.048517 quota:42m s.l.m.

macrotematismo: Architettura Urbana categoria: Luoghi del culto tipologia: Chiese
toponimo: di Sant'Antonio Abate proprietà: Pubblica accessibilità: Accessibile
stato di conservazione: buono fruibilità: Fruibile materiali costruttivi: tufo