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L’ordine inferiore della facciata si apre con un portale inquadrato da due nicchie con timpani curvilinei che ospitano le statue di S. Francesco da Paola e S. Omobono. Il portale del prospetto laterale risale al XVII secolo. L’interno accoglie il ricco sepolcro dei Castromediano del 1637 e, sei altari barocchi realizzati dal 1600 al 1707. Nello specifico: lungo la navata destra, l’altare di Sant’Antonio da Padova (1600), della Vergine Immacolata e dell’Arcangelo Michele (1687) e di San Giovanni Elemosiniere (1703); sulla navata sinistra: l’altare di Sant’Anna (1703), della Vergine della Pietà (1686); della Regina degli Angeli, del 1686 e restaurato nel 1707 come si legge nell’epigrafe sul fastigio. L'alto campanile, opera di Caiaffa da San Cesario, risale al 1787 ed ha una cupolina a bulbo, raro esempio nella provincia di Lecce.
notizie storiche: Ricostruita a partire dal 1630 con il contributo di Giovanni Donato Chiarello, viene rinnovata nel 1725; il coro semicircolare risale al 1886. Il transetto reca tracce della precedente struttura. La chiesa è dedicata all’Assunta. bibliografia: • Garrisi, Cavallino attraverso i secoli: dalle origini alla metà del XX secolo, Lecce 1984; • F. De Luca, La diocesi leccese nel Settecento attraverso le visite pastorali. Regesti, Galatina 1984
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Cavallino, Piazza Castromediano Lat:40.311697 Lon:18.201734 quota:36.80m s.l.m.
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