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La chiesa si divide in tre navate. In fondo al lungo coro è il cenotafio seicentesco di Francesco Castromediano e Beatrice Acquaviva d’Aragona. La maggior parte delle tele sono fatte risalire al Seicento: quella di S. Domenico di Soriano raffigura Francesco e Beatrice, mentre quella di S. Benedetto e S. Scolastica raffigura tutta la famiglia di Francesco. Barocco è il pulpito ligneo. La sagrestia è corredata da un lavabo con vasca a forma di conchiglia. La cripta fu la tomba di famiglia dei Castromediano: qui, in un altare in miniatura, due angeli reggono lo stemma dei Castromediano-Acquaviva d’Aragona-de Cardines-Caracciolo-Sanseverino. Sui lati, tra le due colonne scanalate, cinque stemmi per lato recano le armi delle famiglie imparentate con i Castromediano.
notizie storiche: Edificato a partire dal terzo decennio del Seicento e dedicato ai Santi Niccolò e Domenico su commissione dei coniugi Francesco Castromediano e Beatrice Acquaviva d’Aragona. La chiesa è stata restaurata di recente come l’annessa struttura conventuale che in facciata conserva l’originale portale bugnato, mentre del chiostro sono conservati solo due lati. A piano terra, come al piano superiore, notevoli sono stati gli interventi nella seconda metà del secolo XVIII.
bibliografia: • Antonio Costantini (a cura di), Itinerari Turistico-culturali nell’area della Cupa, Editrice Salentina, Galatina, 2001; • L. Giustiniani, Dizionario geografico ragionato del Regno di Napoli (1797-1805), rist. Bologna 1969, vol. III; • F. De Luca, La diocesi leccese nel Settecento attraverso le visite pastorali. Regesti, Galatina 1984; • S. Castromediano, Cavallino, a cura di F. De Dominicis, Cavallino 1984; • A. Garrisi, Cavallino attraverso i secoli: dalle origini alla metà del XX secolo, Lecce 1984.
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Cavallino, Corso Umberto I Lat:40.312250 Lon:18.200754 quota:36.80m s.l.m.
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