Surbo | Masseria Santu Lasi Ecchiu
Il complesso, a circa 450 metri da masseria Coppola, è ridotto allo stato di rudere. Intatto, l'imponente portale di accesso: una facciata aperta con arco a tutto sesto sormontato da una nicchia centrale e due laterali, ottenute in scavo nella parete, a mo' di edicolette votive. Integro anche il muretto a secco di recinzione.

notizie storiche:
In questa area, il territorio pullulava di masserie fortificate collegate al centro abitato da una fitta rete di strade che, per ultimi, i romani utilizzarono inglobandole in arterie principali. Non è un caso che proprio nelle immediate vicinanze di questi complessi siano stati rinvenuti frammenti di embrici, vasellame e resti di ceramiche databili dal III secolo a. C. al IV secolo d. C. A confermare la presenza dei romani, qui, sull'arco della Masseria San Lasi, un'epigrafe dove si legge che nel 1665 i signori che abitavano in questo luogo avevano di fronte resti della civiltà romana.
bibliografia:
N. Calso, Japigi-Messapi (Sallentini/Calabri), Edizioni Publigrafic, Trepuzzi 2012.
Surbo, Strada vicinale tra le SP 236 e 93
Lat:40.426581 Lon:18.129336 quota:30.30mm s.l.m.

macrotematismo: Architettura Rurale categoria: Architettura insediativa e domestica tipologia: Masserie
toponimo: Santu Lasi Ecchiu origine toponimo: "San Lasi" è il termine dialettale con cui è indicato San Biagio proprietà: Privata
accessibilità: Accessibile uso originario: Complesso masserizio stato di conservazione: Rudere
fruibilità: Non fruibile visite guidate: NO colleg. con altri siti: http://www.lllumia.com/GAL/gal_r.php?wchben=795&vvv=999
materiali costruttivi: pietra leccese dati catastali: Rudere strum. urbanistico: P.U.G. 2006