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La chiesa di San Vito, vicino al palazzo baronale, viene ricostruita su pianta rettangolare nel primo Seicento. Tra le chiese di Surbo, questa è certamente quella caratterizzata da un maggior movimento in facciata: un robusto prospetto diviso in due ordini, con timpano triangolare sovrastante, animato da lesene e nicchie che probabilmente ospitavano statue di santi. All’interno, l’altare maggiore, datato 1645 e attribuibile a Giovanni Donato Chiarello, è dedicato alla Trasfigurazione di Gesù: con corona raggiata e sulle colonne, riccamente decorate, i simboli della passione di Cristo. Negli intercolumni, statue di santi e pannelli con scenette figurate. Alla base delle colonne, due massicce teste di angeli policromi, mentre i plinti esibiscono, incisi nella pietra, mascheroni frammisti a volute vegetali. Di pregevole fattura, la statua in pietra di San Vito e un’acquasantiera in pietra policroma decorata con testine d’angelo.
notizie storiche: Inizialmente dedicata a San Salvatore, viene edificata con le offerte dei fedeli nel primo Seicento. bibliografia: O. Scalinci, Piccola guida alle vecchie chiese di Surbo, Surbo, 1999.
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Surbo, Via Vittorio Emanuele Lat:40.395875 Lon:18.133656 quota:40.99mm s.l.m.
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