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La specificità di Villa Romano è nella grandiosità dei volumi, nel disegno complessivo e nel suo inserimento nel paesaggio agrario. Così la descriveva Cosimo De Giorgi nei suoi Bozzetti di Viaggio: “s’eleva in mezzo ad un boschetto di aranci ed alberi ornamentali la Villa dei signori Romano, la più grande e la più bella fra tutte, colla sua tinta verdastra e al di fuori, e col tetto di colore rosso mattone”. La villa è un esempio di riqualificazione di un precedente complesso masserizio, dove l’originario casino non soddisfa più le esigenze di una nobiltà che, tra Settecento e Ottocento, riscopre il piacere di vivere in campagna e affida progetti di ristrutturazione ai tecnici dell’epoca di gusto neoclassico. Sarà proprio Bernardino Bernardini, architetto di formazione barocca, a mediare i due stili. La planimetria rettangolare ( 46x22 m), ha il suo unico movimento nel corpo centrale con le due rampe di scale che legano armoniosamente la campagna al piano nobile. Qui, la loggetta con le quattro colonne doriche sovrastate dall’architrave con l’incisione “Suis et Amicis”. Nel giardino, i busti dei De Monti-Protonobilissimo provenienti dal convento dei Domenicani a Muro Leccese.
notizie storiche: Appartenente a Francesco Vaaz de Andrada, passerà poi al duca di Scorrano e al marchese Mascambruno di Napoli. Da questi acquisterà Pasquale Romano nel 1764. Nel 1815 la villa sarà ampliata dal figlio Pietro Romano su progetto dell’ingegnere B. Bernardini. Nel 1849, il cavaliere Pasquale Romano commissionerà nuove modifiche all’ingegnere L. Scarambone bibliografia: •V. Cazzato, A. Mantovano, Giardini di Puglia, Congedo Editore, Galatina, 2010; A. Costantini, Guida alle Ville del Salento, Congedo Editore, Galatina, 1996; A. Costantini (a cura di), Architettura e Paesaggio rurale nell’area della Cupa, Editr Salentina, Galatina, 1997; A. Costantini (a cura di), Itinerari Turistico-culturali nell’area della Cupa, Editr Salentina, Galatina, 2001
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Monteroni, Via per San Pietro in Lama Lat:40.32391944 Lon:18.10755277 quota:35 m s.l.m.
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