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Come testimoniano i numerosi disegni e acquerelli, il progetto prevedeva da un lato uno spazio con una vasca circolare e il labirinto, dall’altro il laghetto, piscina e un’opera muraria a sviluppo orizzontale con una coppia di trulli destinati a spogliatoi alle estremità e nella parte centrale una loggia coperta preceduta da un pergolato di rose sorretto da colonne. Fra i due specchi d’acqua e la villa, un manto di erba rasata incorniciato da un sentiero di mattoni. Se quest’opera fosse stata realizzata nella sua interezza, oggi il Salento potrebbe vantare un esempio di organizzazione giardinistica decisamente all’avanguardia.
notizie storiche: Alla fine degli anni Quaranta, Giuseppe Valletta, noto imprenditore e proprietario di uno stabilimento vinicolo a San Pietro Vernotico, acquista una tenuta agricola di circa quattro ettari alla periferia di Arnesano. Il suo obiettivo, la realizzazione di una residenza estiva immersa in un grande parco. Questo grandioso progetto viene affidato all’architetto e paesaggista Pietro Porcinai, in Puglia dagli anni Trenta agli anni Settanta del Novecento. Tra il 1945 e il 1948, la tenuta diviene un vero e proprio laboratorio di progettazione, anche grazie alla presenza di artisti locali come Aldo Calò e Antonio D’Andrea che cureranno le opere in ferro battuto. Porcinai si occupa non solo del disegno del giardino e della selezione delle varietà botaniche, ma anche dei dettagli architettonici relativi alla vasca d’acqua, piscina con laghetto, concimaia, labirinto. Porcinai cerca soluzioni all’avanguardia e i migliori prodotti presenti sul mercato. Per la prima volta, viene introdotto un nuovo sistema di depurazione dell’acqua della piscina cosiddetto “a petunia”: un brevetto tedesco che si basa sul principio fisico-chimico di sottrarre all’acqua l’anidride carbonica impedendo la formazione di alghe e microrganismi. bibliografia: • Vincenzo Cazzato-Andrea Mantovano, Giardini di Puglia, Congedo Editore, 2010
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Arnesano, Aria Sana
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