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La villa è immersa in un campo coltivato ad uliveto e attualmente versa in completo stato di abbandono. Si tratta di un edificio con un corpo di fabbrica centrale a pianta esagonale sul quale se ne addossano altri due a pianta rettangolare. Una merlatura cieca, sormontata da una cornice appena aggettante, ingentilisce i lati del corpo esagonale che conserva ancora tracce di un intonaco color rosso porpora. Restano in situ due pozzi inutilizzati, localizzati uno lungo il viale d'ingresso e l'altro sul retro dell'edificio.
notizie storiche: I documenti d'archivio parlano di una masseria sita nel feudo dellà Abbadessa delle monache di S. Giovanni Evangelista che nel 1601 risultava essere di proprietà del chierico Guidone Ferraro: comprende oltre il forno e un mulino, 3 orti di vigneti, circa 20 terre fattizze in feudo di Cerrate, 272 capi di bestiame tra pecore, capre, buoi e vacche (1). Nel 1891 risulta esserne proprietario Salvatore Balsamo dimorante a Lecce (2). bibliografia: (1) ASL, Sezione notarile, notaio G. Salice, a. 1601, 46/14, cc. 201-204. (2) UTEL, Monografie dei punti trigonometrici, a. 1891, vol. 34/201, p. 27. Comune di Trepuzzi - Archivio di Stato di Lecce, Le masserie fortificate a nord di Lecce.
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Squinzano, Strada comunale Faraschita Lat:40.467062 Lon:18.037141 quota:31m s.l.m.
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