S. Pietro in Lama | Casino Paladini
Il complesso si sviluppa su due piani collegati da scale esterne; una, che si articola in due rampe ed ha l' accesso dal giardino frutteto, l' altra, ad unica rampa , che termina sul terrazzo del vano posto sul lato opposto a quello dell' ingresso principale. La parte centrale del piano terra, dove si trovano tre vani coperti da volte a botte, impostate su robuste murature che fanno pensare ad una casa torre, è quella più antica. Sul portale di ingresso vi è lo stemma della famiglia Lopez y Royo alla quale appartenne il casino e la campagna circostante, dove un tempo si estraeva l' argilla. La casa padronale, sistemata al piano superiore, presenta quattro vani allineati e giustapposti che si affacciano sia sulla strada che sul giardino chiuso. Sull'archivolto della porta che immette al giardino frutteto è incisa la data 1711, anno in cui fu ampliato il complesso edilizio e furono realizzati gli ampi locali coperti da volte a stella e i vani al primo piano coperti da volte a squadro.

notizie storiche:
Il nucleo originario risale al XVI secolo.
bibliografia:
A. COSTANTINI, Guida alle ville del Salento, Galatina, 1992.
S. Pietro in Lama, Strada comunale vecchia San Pietro in Lama Monteroni
Lat:40.311063 Lon:18.119136 quota:39m s.l.m.

macrotematismo: Architettura Rurale categoria: Architettura insediativa e domestica tipologia: Casini
toponimo: Paladini altri toponimi: Pozzino origine toponimo: L'edificio prende il nome dai Paladini, nobile e illustre famiglia leccese, originaria di Teramo e passata in Terra d' Otranto nel 1407.
proprietà: Privata accessibilità: Non accessibile uso originario: Residenza temporanea
uso attuale: Nessuno stato di conservazione: Discreto dati catastali: F. 3, part. 14
strum. urbanistico: P.d.F. (1982) vincolo: nessuno area strum. urbanistico: E1, Zona agricola