www.valledellacupa.it

1 Surbo. Chiesa della Madonna di Loreto
2 Surbo. Casale medievale di San Giorgio
3 Surbo. Chiesa della Madonna d'Aurio
4 Lecce. Abbazia di Santa Maria di Cerrate
5 Squinzano. Chiesa di San Nicola
6 Squinzano. Casale medievale di Bagnara
7 Campi Salentina. Chiesa della Madonna dell’Alto
8 Trepuzzi. Casale medievale di Terenzano
9 Trepuzzi. Serra e Monastero di Sant'Elia
10 Trepuzzi. Cappella di Sant’Antonio Abate
11 Novoli. Chiesa di Sant’Andrea Apostolo
12 Novoli. Cappella dell’Immacolata
13 Novoli. Chiesa di Sant’Antonio Abate
14 Arnesano. Edicola del Crocifisso
15 Arnesano. Cappella di Santa Maria di Montevergine

I Surbo. Visita guidata alla Chiesa della Madonna d'Aurio
II Surbo. Deviazione Masseria Cafore (vedi mappa deviazioni - percorsi alternativi)
III Lecce. Visita guidata all’Abbazia di Santa Maria di Cerrate
IV Trepuzzi. Visite guidate al Monastero e alla Serra di Sant'Elia
V Novoli. Maneggio
VI Novoli. Visite guidate

A Surbo. Masseria/Ristorante/Azienda Agricola
B Novoli. Agriturismo

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ITINERARIO RELIGIOSO, ARTISTICO-ARCHITETTONICO
Sulle tracce del Medioevo nella Valle della Cupa: complessi abbaziali e casali medievali
Partendo dalle testimonianze meglio conosciute, quei complessi abbaziali costruiti in età normanna, spesso in continuità con più antichi cenobi basiliani, e di cui ancora oggi restano, più o meno conservati, i resti monumentali, il percorso si muove attraverso le campagne della Valle della Cupa, dove erano collocati i casali medievali che in quei complessi avevano il loro riferimento religioso, oltre che spesso economico e politico. L’itinerario prosegue nei centri storici che ancora conservano in alcune strutture, ormai rimodellate nel corso dei secoli, così come nelle antiche tradizioni, il ricordo di coloro che nel Medioevo abitavano queste terre (ne sono un esempio le festività religiose pasquali e in particolare quella oggi conosciuta come Lu Riu, collegabile all’antico culto della Madonna festeggiato, secondo il rito bizantino, il martedì dopo Pasqua).

Ed è in quest’area che da età romana passava la via Traiana Calabra, rete stradale maggiore che collegava Brindisi con Otranto, “porta d’Oriente”, e altre vie di comunicazione, come il collegamento tra Brindisi e Porto Cesareo e Gallipoli. Ma rese pericolose queste strade “maggiori” per il banditismo e per le incursioni dei pirati turchi, sono le altre strade, più nascoste e tortuose, che venivano utilizzate per attraversare il territorio in direzione di Lecce e poi del porto di Otranto. Ed è su quelle strade che si muove l’itinerario, o meglio quel “fascio di strade”, come tendono a definirlo gli studiosi moderni, che anche i pellegrini dovevano percorrere, probabilmente fermandosi a sostare nei luoghi religiosi e nei casali che incontravano lungo la via, per poi proseguire verso Sud e imbarcarsi per la Terra Santa, seguendo il percorso della c.d. “Via Francigena del Sud”.

L’itinerario si muove quindi attraverso luoghi, ma anche attraverso la memoria dei luoghi, consentendo così di scoprire, nel percorso che collega i punti tematici dell’itinerario, quello che è oggi il territorio attuale della Valle della Cupa, con le masserie, le ville, le tipiche costruzioni in pietre a secco e il suo paesaggio caratteristico fatto di uliveti, boschi e cave di pietra ormai in disuso. E non mancano nel percorso punti di sosta e ristoro, dove poter assaporare la vita di oggi nei centri storici e nelle campagne, e dove conoscere e “gustare” i prodotti locali, olio, vino, prodotti da forno, e tanto altro, base dell’economia e del turismo locale, e protagonisti indiscussi delle tante feste e sagre che si svolgono nel territorio nel corso dell’anno.

L’itinerario ha inizio nel centro storico di Surbo, dalla Chiesa della Madonna di Loreto, per proseguire verso la periferia, dove un tempo era collocato il casale medievale di San Giorgio. L’itinerario prosegue verso il casale di Aurio, dove ancora oggi sorge un’antica chiesa romanica dedicata alla Madonna. Proseguendo in un ambiente ricco di uliveti secolari si giunge all’Abbazia normanna di Santa Maria di Cerrate e di qui nel centro storico di Squinzano, dove l’antico culto orientale di San Nicola di Myra è ricordato nella chiesa matrice. Muovendosi verso la Serra di Sant’Elia si arriva all’antico casale di Bagnara, dove oggi sorgono due masserie e alla piccola chiesa della Madonna dell’Alto, riferimento religioso degli abitanti del casale. Si prosegue sulla serra in direzione del casale medievale di Terenzano e del monastero di Sant’Elia, costruito nel Cinquecento dai Cappuccini sul luogo di un antico centro basiliano. Seguendo le pendici della Serra si arriva poi a Trepuzzi, alla piccola Cappella di Sant’Antonio Abate. Da qui si prosegue percorrendo un tratto della via “Francigena del Sud” che collega questa cappella con la più famosa Chiesa di Sant’Antonio Abate a Novoli, passando per la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo, in età medievale dedicata a Santa Maria Nuova, e la Cappella dell’Immacolata, la cui antichità è testimoniata da un interessante affresco di età bizantina. Proseguendo in un territorio costellato di antiche cave si arriva ad Arnesano, all’Edicola del Crocifisso, sulle cui pareti i pellegrini hanno lasciato graffite le immagini delle navi su cui viaggiavano, e alla Cappella di Montevergine, dove un tempo, forse sempre in ricordo dell’antico culto bizantino della Madonna, si festeggiava lu Riu.

 

Masseria Cafore
Difficoltà: Turistica

A questo punto il percorso presenta una variante. In bicicletta o a piedi è possibile percorrere un bellissimo sentiero in mezzo a distese di uliveti secolari. Lasciata Massseria Melcarne, proseguiamo diritto fino al bivio, svoltiamo a destra e al primo incrocio di nuovo a destra: vedremo ergersi il complesso di Masseria La Grande
. Proseguendo verso Nord la strada diventa un piccolo sentiero sterrato in mezzo a uliveti secolari e aree di macchia mediterranea; si arriva a Masseria Cafore, una struttura diroccata che presenta un interessante frantoio ipogeo. Continuando a Nord si arriva sulla S.P. Squinzano-Torre Rinalda; voltiamo a sinistra e dopo pochi metri incontriamo L’Abbazia di Santa Maria di Cerrate.

 
L’itinerario ha inizio nel centro storico di Surbo presso la Chiesa della Madonna di Loreto

1. Chiesa della Madonna di Loreto - SURBO

450 m
Percorrendo tutta via Vittorio Emanuele III, osservando sulla strada l’architettura tipica del centro storico con vicoletti e case a corte e il Palazzo Baronale Si costeggia la chiesa sulla destra (via Umberto I) e si giunge alla Chiesa di San Giuseppe.

2. Chiesa di San Giuseppe – SURBO


1,8 Km
Dalla chiesa di San Giuseppe si procede dritto, uscendo così dal paese e percorrendo via D’Aurio, seguendo le indicazioni per Torre Chianca, in quanto conduce all’area dove sorgeva il casale medievale di Aurio, oggi rimasto nel toponimo Taurio. All’incrocio con la strada vicinale Ghermi si prende a sinistra ed si incontra subito l’Edicola della Madonna del Carmelo.

Edicola Madonna del Carmelo - SURBO

270 m
Proseguendo lungo la strada, dopo circa 300 m, ormai in piena campagna, si erge la piccola Chiesa della Madonna d’Aurio con davanti la c.d. Torre dei Cavallari.

3. Chiesa della Madonna d'Aurio e Torre dei Cavallari - SURBO

I. Visita guidata alla Chiesa della Madonna d'Aurio
Pro Loco Surbo
Associazione "Comitato di Sant'Oronzo"

5 Km
Andando verso N è possibile osservare ai lati della strada il tipico paesaggio rurale di questo territorio, costituito da alberi di ulivo, alcuni dei quali secolari, che si stagliano su un terreno in cui terra e roccia sembrano fondersi. È il paesaggio delle costruzioni in pietre a secco, muretti, pajare, trulli che caratterizza tutto il territorio salentino. Percorro Strada Vicinale Varrazzi e alla fine della strada volto a Sinistra per via Giorgio La Pira. Percorro la strada trovando sulla sinistra un caratteristico bosco di eucalipti, mentre a destra continua il tipico paesaggio di uliveti secolari. Sulla sinistra inizio a intravedere una delle più belle masseria dell'area, Masseria Rene di proprietà privata. Superata la recinzione a secco, se si volta a sinistra si giunge a Masseria Le Rene, altrimenti, andando sempre dritto, arrivati alla S.P. 93, si gira a destra. Dopo circa 400 m troviamo sulla destra l’ingresso dell’attuale Tenuta Massa, antica Masseria Frascusa . Prendiamo la strada che troviamo proprio davanti all’ingresso di Tenuta Massa e proseguiamo sempre dritto guardando sempre ai margini della strada l’ambiente costellato di ulivi, muri a secco e trulli. Superata sulla sinistra una masseria diroccata, sulla sinistra possiamo osservare ampie tracce di cava e giungiamo così alle Masserie Santu Lusi Piccola e Grande, collocate a destra e a sinistra della strada.

Masseria Santu Lasi Ecchiu - SURBO
Masseria Santu Lasi Neu - SURBO

3,7 Km
Proseguendo verso Nord arriviamo, dopo circa 2 Km a un bivio: girando prima a destra e subito dopo a sinistra, si seguono le indicazioni per Masseria Melcarne, che dista dal bivio circa 2 Km. Andando invece a destra si arriva a Masseria Chiazzarelli

A. Masseria Melcarne – SURBO

6 Km
A questo punto il percorso presenta due varianti: tornando indietro al bivio, esclusivamente a piedi o in bicicletta, svoltiamo a destra e al primo incrocio di nuovo a destra. Vedremo ergersi il complesso di Masseria La Grande. Proseguendo verso Nord la strada diventa un piccolo sentiero sterrato in mezzo a uliveti secolari e aree di macchia mediterranea; si arriva a Masseria Cafore. Continuando a Nord si arriva sulla S.P. Squinzano-Torre Rinalda, voltiamo a destra e dopo pochi metri incontriamo L’Abbazia di Santa Maria di Cerrate. In auto, invece, da Masseria Melcarne bisogna tornare al bivio, voltare a destra, arrivando alla S.P. 236. Si volta a destra e, incontrata la Provinciale Squinzano-Torre Rinalda, di nuovo a destra, arrivando così a Santa Maria di Cerrate.

II. Deviazione Masseria Cafore
Vedi mappa deviazioni - percorsi alternativi

4. Abbazia di Santa Maria di Cerrate – LECCE
III.Visita guidata all’Abbazia di Santa Maria di Cerrate

7,6 Km
Torniamo indietro verso Squinzano lungo la S.P. Squinzano-Torre Rinalda. Dopo circa 7 Km, si arriva nel centro storico di Squinzano, dove in Piazza San Nicola incontriamo la Chiesa Matrice dedicata al Santo omonimo, San Nicola.

5. Chiesa di San Nicola – SQUINZANO

3,7 Km
Attraversiamo il paese percorrendo Via San Giuseppe. All’incrocio volto a destra in via Brindisi e a sinistra via Cellino, salendo sulla Serra di sant’Elia. Oltre al bellissimo paesaggio lungo la strada è possibile ammirare varie strutture insediative rurali, casini, ville e costruzioni in pietre a secco. Arriviamo così, dopo circa 3,7 Km all’area delle Masserie Bagnara Vecchia e Nuova.

6. Masseria Bagnara Vecchia e Nuova – SQUINZANO
Masseria Bagnara Vecchia e Masseria Bagnara Nuova

1,2 Km
Proseguendo dritto all’incrocio arriviamo in via Madonna dell’Alto. Andando a destra, sulla sinistra troviamo un percorso nascosto in mezzo al bosco, da percorrere esclusivamente a piedi, tramite il quale si arriva a quella che un tempo era conosciuta come la Chiesa di Santa Maria di Bagnara, oggi comunemente nota come la Madonna dell’Alto.

7. Chiesa della Madonna dell’Alto – CAMPI SALENTINA

4,3 Km
Tornando in via Madonna dell’Alto proseguiamo verso Sud sulla sommità della Serra. Incontrata sulla destra un’edicola votiva, volto a destra percorrendo la strada in discesa in direzione di Campi Salentina. Seguo la strada fino ad arrivare all’incrocio e volto a sinistra seguendo le indicazioni per il Monastero di Sant’Elia. Prima della fine della strada svolto a destra, incontrando sulla sinistra Masseria Terenzano

8. Masseria Terenzano – TREPUZZI

400 m
Proseguendo, si svolta a destra arrivando al Monastero di Sant’Elia.

9. Serra e Monastero di Sant'Elia - TREPUZZI

IV. Visite al Monastero e alla Serra di Sant'Elia
Associazione Le Pulci di Procuste
Pro Loco Casalabate

5,1 Km
Tornando indietro, svoltiamo a destra e dopo pochi metri si prende la Campi-Squinzano svoltando a sinistra. Voltiamo subito a destra in Strada Comunale Andrano, meglio nota ai locali come “Percorso della Salute” tanto che lungo il percorso, costellato di ville, casini e altre strutture rurali, incontriamo una piccola cappella denominata “Cappella devozionale podistica”, segno di una religiosità “un po’ più moderna”. Proseguo sempre dritto arrivando nel centro abitato di Trepuzzi. Arrivati all’incrocio con la SS 16 proseguo dritto in via San Giuseppe, svolto a destra in via Assunta e, su Corso Umberto I, a sinistra, giungendo alla Cappella di Sant’Antonio Abate.

10. Cappella di Sant’Antonio Abate - TREPUZZI

8 km
Il percorso dalla chiesa di Sant’Antonio Abate a Trepuzzi alla chiesa di Sant’Antonio Abate a Novoli, che attraversa campagne ed uliveti, è un’ipotesi di ricostruzione della “Via Francigena del Sud”, antico tracciato seguito dai pellegrino per raggiungere Gerusalemme da Roma, attraverso il porto di Otranto. Dalla Chiesa di Sant’Antonio Abate prendo via Dante Alighieri e proseguo dritto fino ad arrivare all’incrocio con la SS 16. Svolto a sinistra e subito a destra in via Nicolò Paganini e alla fine della strada a sinistra in viale Europa. Proseguo per circa 700 m fino a che incontro, sulla destra, una piccola strada sterrata. Proseguo lungo la strada fino all’incrocio con la SS 7. Svolto a destra e prendo subito a sinistra un’altra stradina in mezzo alla campagna che porta verso Sud. Alla fine della strada giro a sinistra, poi a destra e di nuovo alla fine della strada a destra. Alla fine della strada, in corrispondenza dell’incrocio, prendo a sinistra via Cupa e proseguo dritto.

V. Azienda Agrituristica - Maneggio "La fata bianca" a Novoli

B. Agriturismo "Marilù La fata bianca" – NOVOLI

VI. Visite guidate a Novoli

450 m
Proseguo dritto fino ad arrivare nel centro abitato. All’incrocio con via Lecce giro a destra e arrivo nella Piazza Principale dove incontro la Chiesa Madre di Sant’Andrea Apostolo.

11. Chiesa di Sant’Andrea Apostolo – NOVOLI

120 m
Prendendo vico Mazzotti troviamo la Cappella dell’Immacolata.

12. Cappella dell’Immacolata – NOVOLI

350 m
Tornando in piazza, voltiamo a destra in via Sant’Antonio e proseguiamo dritto fino a giungere alla Chiesa di Sant’Antonio Abate.

13. Chiesa di Sant’Antonio Abate – NOVOLI

2,4 Km
Tornando indietro in via Sant’Antonio e proseguendo all’interno del centro storico per Villa Convento è possibile ammirare la tipica struttura urbanistica costituita da palazzi, e chiese e le tipiche case a corte . Usciamo da Novoli verso Villa Convento, proseguendo in direzione Lecce.

Villa Convento – NOVOLI

3,3 Km
Arrivati a Villa Convento prendiamo la Provinciale per Monteroni, trovando un paesaggio che sembra narrarci la presenza e la storia dell’uomo in queste terre, dove nelle grandi cave che fiancheggiano la strada, ormai da secoli in disuso, troviamo uliveti reimpiantati ville, masserie. A causa di un’interruzione della strada proprio sul costone di una cava dobbiamo svoltare in una strada sterrata a sinistra, proseguire fino a un bivio e voltare qui a destra. Procedendo a rilento a causa del dissesto della strada sbuchiamo in corrispondenza dell’edicola del Crocefisso, comunemente nota come "pozzo del Crocefisso".

14. Edicola del Crocifisso – ARNESANO

1,2 Km
Voltiamo a destra fino ad arrivare alla Strada Vecchia Comunale Carmiano, giriamo a sinistra e poi ancora a sinistra per giungere alla cappella di Montevergine.

15. Cappella di Santa Maria di Montevergine – ARNESANO  


Lunghezza
54 Km

Difficoltà
Facile

Tempo di percorrenza

- 1-2 giorni in auto o in bicicletta con 1 pernottamento
- 2 giorni a piedi con 1 pernottamento

Mezzi consigliati
auto, bicicletta, piedi

Caratteristiche
strade secondarie, asfaltate o in minima parte sterrate con deviazioni da fare esclusivamente a piedi o in bicicletta

Punto di partenza
Surbo (Servizio STP Lecce, www.stplecce.it)

Punto di arrivo
Arnesano (Servizio STP Lecce, www.stplecce.it)

I periodi consigliati per l'itinerario sono in concomitanza con gli eventi e le manifestazioni locali

GENNAIO
Metà gennaio: Novoli. Festa di Sant'Antonio Abate, con la famosa accensione della fòcara.
Ultima domenica di gennaio: Monteroni. Festa di Sant'Antonio Abate, con l’accensione della fòcara

PERIODO PASQUALE
Surbo. Festa della Madonna di Loreto e della Madonna d'Aurio


Surbo | 27
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Squinzano | 28
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Campi Salentina 

Trepuzzi | 21
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Novoli | 43
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Arnesano | 34
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