IL TERRITORIO
Ubicato nel Salento centrale, è un'enclave della città capoluogo: il suo territorio è infatti circondato dal quello di Lecce dal cui centro dista 5 chilometri. Comprende anche la frazione di Giorgilorio.
IL TOPONIMO
Una prima ipotesi lega il nome alle antiche origini del paese: questo farebbe derivare Surbo dal latino “suburbium”, suburbio, sobborgo, periferia; la vicinanza alla città di Lecce ha conferito naturalezza e fascino a tale etimologia. Ma non sempre le cose apparentemente più ovvie sono anche le più vere: in epoca normanna infatti, Surbo non è l’unico suburbium di Lecce; più vicino, era il casale di Pettorano, nella immediata periferia a nord-est della città. In realtà, l’etimo latino non è alla base del nome Surbo: questo deriverebbe dal greco “soùrbon” ad indicare la sorba, il frutto del sorbo che dovette essere pianta comune e diffusa nel territorio. Ad avvalorare questa tesi, le origini greche dei monaci di Cerrate e di San Giorgio. Il nome di derivazione bizantina si lega quindi alle origini del casale, nato come propaggine del nucleo basiliano di San Giorgio.
LO STEMMA
Lo stemma di Surbo, che rappresenta una lupa sotto un albero di leccio, rimanda a quello di Lecce quasi ad attestare il forte legame che per molti secoli unirà le due città: si narra, infatti, che Lizio Idomeneo, fondatore di Lecce, abbia voluto anche Surbo.
LA STORIA
Incerte le origini di Surbo: la più antica notizia risale alla fine del XII secolo quando il casale, facente parte della contea di Lecce, viene ceduto da Tancredi conte di Lecce alla zia Emma, badessa del convento delle monache Benedettine di San Giovanni Evangelista in Lecce. Oltre a questo diploma di donazione esistono altre pergamene coeve in cui è citato il nome di Surbo come "casale de corpore" della stessa città, dalla quale dipendeva amministrativamente ed economicamente. Non si escludono origini più antiche, avvalorate tra l’altro, da ritrovamenti risalenti all'età micenea e conservati presso il museo archeologico di Taranto. Il casale farà parte del distretto di Lecce fino al 1643, anno in cui viene acquistato da Livio Pepe, barone di Napoli. Passerà ai Severino, conti di Pisignano e, nel 1757 viene acquistato dal duca Giuseppe Romano di Brindisi. Nel 1805 Surbo è annoverato tra i possedimenti della famiglia Patrizi di Brindisi fino all’eversione feudale.
Lo sviluppo urbano registrerà un notevole impulso tra il Cinquecento e il Seicento, quando l’abitato si amplia intorno alla chiesa madre e all’antistante piazza. Nel 1660 anche Surbo partecipa attivamente al fermento generale che in tutto il Salento si traduce in una serie di iniziative per la realizzazione di cappelle e altari dedicati a Sant’Oronzo, venerato per aver scongiurato, qualche anno prima nel 1656, il contagio della peste: risale a questo l’edificazione della cappella all’interno della chiesa madre. Negli anni Trenta del Settecento Sant’Oronzo sarà eletto protettore del paese.
LE FESTIVITÁ
Sagra della Piscialetta (ciambella fatta in casa)
Sagra della Cazzateddra (particolare piadina cotta nel forno a legna)
Sagra della Primavera (fiera mercato dell'artigianato locale e dei prodotti agricoli)
Festa patronale di Sant’Oronzo
Festa della Madonna di Loreto, martedì dopo Pasqua
GIORGILORIO
Il quartiere di Giorgilorio nato negli anni Settanta, sarà poco più di un agglomerato di case per i primi due decenni. Un locale commerciale, in via dell'Aquilone, diviene una chiesa dedicata alla Madonna della Fiducia. Il timido sviluppo urbanistico degli anni Novanta favorirà la nascita di nuovi esercizi commerciali. Dal 2000, con l'inaugurazione della tangenziale di Lecce, che sfiora l'abitato di Giorgilorio, il quartiere vivrà il suo sviluppo più significativo. Nuovi cantieri, in direzione Surbo e sulle vie verso il vicino centro commerciale. Il 16 novembre 2008 viene inaugurata la nuova chiesa, fortemente voluta dalla locale comunità cattolica.
LE FESTIVITÁ
Sagra dei sapori salentini - giugno
Festa in onore della Madonna d'Aurio - aprile
Festa in onore della Madonna della Fiducia - maggio
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