S. Cesario | Villa Penzini
Il fabbricato si sviluppa su un unico piano, con superfici molto semplici scandite sul prospetto principale, da porte e finestre intervallate da nicchie dove prima erano collocate statue di santi. Circondata da giardini chiusi e da viali con pergolati, conserva ancora il monumentale arco d'ingresso.

notizie storiche:
Sorge in contrada S. Antonio un tempo ai margini del del tessuto urbano. Il nucleo originario è databile alla seconda metà del sec. XVI mentre dei secoli successivi sono la decorazione del prospetto con statue e l'arco del salone principale. Prende il nome da Isabella Penzini, moglie di Gaspare de Caro, nobile d'origine spagnola, feudatario di S. Cesario. Ben conservata nelle strutture, ha perduto nel corso dei secoli, l'originaria destinazione ed anche l'ambiente circostante è stato fortemente modificato. Tutt'intorno era circondato da sette ettari di terreno coltivato a vite che ne facevano un interessante esempio di dimora rurale del Cinquecento.
bibliografia:
A COSTANTINI, Architettura e paesaggio rurale nell'area della Cupa, Lecce,1997.
S. Cesario, Via ferrovia
Lat:40.299722 Lon:18.165278 quota:44,9m s.l.m.

macrotematismo: Architettura Urbana categoria: Architettura insediativa e domestica toponimo: Penzini
origine toponimo: Il toponimo deriva dal nome di Isabella Penzini, moglie del proprietario originario. proprietà: Privata accessibilità: Non accessibile
uso originario: Residenza temporanea uso attuale: Scuola di danza stato di conservazione: Discreto
fruibilità: Non fruibile visite guidate: NO materiali costruttivi: Tufo e Pietra Leccese
dati catastali: F. 6, part. 137 strum. urbanistico: P. R. G. (1996) vincolo: nessuno
area strum. urbanistico: B 14, Ville d'interesse ambientale (cfr. allegato)